La comunicazione è arrivata nei giorni scorsi: Albignasego il primo Comune nel Padovano e il secondo in Veneto ammesso nell’European Network of Family-friendly Municipalities, realtà che riunisce 135 Comuni in nove Paesi, accomunati dall’impegno a promuovere politiche a sostegno della famiglia.
Un prestigioso riconoscimento che arriva dopo l’ingresso, nel 2021, nella rete italiana dei Comuni Amici della Famiglia.
“Questo nuovo passo – spiega Anna Franco, assessore alle Politiche Sociali e alle Politiche Europee – è motivo di soddisfazione e al tempo stesso ci affida una responsabilità ancor più forte e ci impegna a continuare a sostenere le famiglie concretamente, con progetti e iniziative anche a carattere innovativo, partendo dall’ascolto del territorio, delle associazioni e delle realtà scolastiche. Si tratta di una novità importante – continua l’assessore Franco – che si lega ad altre iniziative di respiro europeo: penso ad esempio al riconoscimento Eloge (Marchio europeo di eccellenza nella governance), ma anche alla mostra dedicata alle madri e ai padri fondatori dell’Ue proposta lo scorso dicembre e il graffito a tema anno europeo dei giovani realizzato nel sottopasso di vicolo Manara. Anche il nuovo progetto triennale per la gestione dell’ex-Informagiovani, oggi Progetto Giovani, che presenteremo nei prossimi giorni, prevede iniziative specifiche di informazione e di orientamento su quali siano le opportunità di studio, lavoro e svago che l'Unione Europea offre”.
“L’ingresso nella rete – continua il Sindaco Filippo Giacinti – potrà essere occasione di scambio e di network con altre città europee e ci consentirà di raccogliere ispirazioni e nuove idee per innovare le politiche a favore della famiglia”.
Sono 11.395 i nuclei familiari presenti ad Albignasego (dato 2021) con una media di 2,34 componenti per famiglia. Numerosi i progetti attivati nel territorio comunale, dallo Sportello Famiglia, servizio gratuito di supporto e orientamento ai servizi che nel 2022 ha registrato 200 accessi allo spazio di ascolto per i genitori e gli insegnanti delle scuole dell’infanzia, dalla scelta di consegnare un “kit di benvenuto” ai nuovi nati alla recente costituzione del Comitato di consultazione della famiglia, che avrà il compito di esprimere pareri consultivi sui provvedimenti comunali riguardanti le politiche familiari e potrà proporre iniziative specifiche sui temi sociali e in particolare sulle iniziative destinate a giovani, famiglie, anziani, con il coinvolgimento di associazioni e professionisti del territorio.
Significativo anche l’investimento nelle scuole dell’infanzia. La spesa destinata complessivamente a nidi integrati e scuole dell’infanzia non statali sfiora nel complesso il mezzo milione di euro: 91 mila euro a sostegno del costo delle rette per i 152 bambini iscritti ai cinque nidi integrati e oltre 382 mila euro per i 638 bambini iscritti alle scuole dell’infanzia, con un incremento – nell’anno scolastico appena concluso – da 500 a 600 euro del contributo ordinario annuale per ogni bambino iscritto per contenere o annullare gli aumenti tariffari deliberati dalle scuole.
