Si è svolta domenica 1 ottobre in Piazza delle Erbe la presentazione delle mense biologiche organizzato da AIAB Veneto, e il comune di Albignasego è stato scelto per portare la testimonianza quale soggetto inserito nell’elenco delle stazioni appaltanti che aggiudicano servizi mensa scolastica biologica avente accesso al Fondo mense scolastiche biologiche.
Il servizio mensa presente nei plessi scolastici del territorio comunale ad Albignasego è oramai una colonna portante all’interno della vita educativa dei giovani studenti locali.
Il servizio di ristorazione è presente in 6 plessi di scuola primaria e in uno di scuola secondaria di primo grado, con l’erogazione di circa 200 mila pasti annui per un totale di oltre 1300 utenti che utilizzano il servizio.
La gara per il servizio di refezione scolastica è stato svolto nel 2021, poco dopo l’entrata in vigore del Decreto del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio che definisce i criteri Ambientali Minimi, i così detti CAM, per il servizio di refezione scolastica.
“I criteri Ambientali Minimi prevedono che l’utilizzo di produzioni biologiche in età pediatrica e adolescenziale sia di almeno il 50% - ci dice l’assessore Marco Mazzucato assessore alla pubblica istruzione – per favorire un’alimentazione più sana per i ragazzi privilegiando la qualità all’estetica dell’alimento oltre che a privilegiare gli imprenditori agricoli locali prevedendo un criterio premiante per il Km 0 e la filiera corta”. (Tra gli scopi dei Criteri Ambientali Minimi vi è infatti la volontà di premiare i prodotti biologici locali).
“La sensibilità rivolta all’utilizzo di materie prime e prodotti biologici era presente già nel precedente mandato – afferma il sindaco Filippo Giacinti – ma grazie ai CAM questa attenzione è aumentata, come ricerca della qualità delle materie prime e come bilanciamento dei macro nutrienti, è volontà dell’amministrazione sensibilizzare famiglie e ragazzi sull’importanza dell’alimentazione per la crescita e la salute degli individui”.
Numerosi sono anche i progettidi educazione alimentare rivolta ai ragazzi grazie alla collaborazione dei docenti presenti e del personale addetto, soprattutto nell’ottica di evitare gli sprechi con l’introduzione della “No Spreco Bag”, contenitore termico che permette di portare a casa eventuali avanzi di cibo, e la donazione del cibo non servito a organizzazioni non lucrative di utilità sociale presenti sul territorio.
“Cerchiamo di mettere in campo iniziative a tuttotondo – prosegue il sindaco – attraverso la stretta collaborazione con Comitato e Commissione Mensa per ogni plesso e una dietista alla quale è stato conferito l’incarico di verificare gli standard di qualità dei servizi. La ricerca continua di prodotti di qualità determina purtroppo l’aumento dei costi, siamo passati da un impegno di spesa di 113 mila euro a 312 mila euro per l’adeguamento ai CAM e una previsione di spesa per l’anno scolastico in corso di 360 mila euro per prenderci carico dell’adeguamento dei costi dovuti all’inflazione. Come Amministrazione ci impegniamo continuamente nella ricerca di nuove risorse di bilancio per non gravare ulteriormente sulle famiglie” conclude Giacinti.
