21/10/2024 Nuovo progetto nelle mense scolastiche per ridurre lo spreco alimentare e garantire qualità e sostenibilità

Data di pubblicazione:
21 Ottobre 2024
21/10/2024 Nuovo progetto nelle mense scolastiche per ridurre lo spreco alimentare e garantire qualità e sostenibilità

A partire dal 16 ottobre, in tutte le scuole primarie e nella scuola secondaria di primo grado del territorio, è stata avviata la seconda fase del progetto, promosso dalla Regione del Veneto nell’ambito del Programma Comunità Attive del Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025, un nuovo progetto dedicato alla riduzione dello spreco alimentare nelle mense scolastiche.

Il cuore dell'iniziativa è il "Piatto Sano" o "Piatto Nut", un pasto equilibrato e completo che sarà somministrato agli studenti una volta a settimana per otto settimane. Il piatto, realizzato in materiale biocompostabile e presentato in formato grande, promuove la sostenibilità alimentare, riducendo lo spreco e garantendo una corretta nutrizione. Il primo menù, il “Piatto del Cow Boy” (pasta integrale al pesto, fagioli e pomodorini), sarà servito a partire dal 16 ottobre e nasce dalla collaborazione con i professionisti di CAMST e dell’ULSS – Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione.

“La mensa scolastica non è solo un servizio essenziale per le famiglie, ma anche un’occasione educativa per i nostri ragazzi.- sottolinea l’Assessore alla Pubblica Istruzione Marco Mazzucato - Con il ‘Piatto Sano’ vogliamo insegnare ai bambini l’importanza di una dieta equilibrata e il rispetto per il cibo. La riduzione dello spreco alimentare è una sfida importante per la nostra società, e crediamo che sensibilizzare le nuove generazioni sia il primo passo per un futuro più sostenibile”.

Oltre alla distribuzione del “Piatto Sano”, il progetto prevede momenti formativi per insegnanti e genitori, e attività di sensibilizzazione per gli studenti. Saranno inoltre monitorati gli scarti alimentari per misurare l’impatto del progetto e migliorare ulteriormente la gestione del servizio.

Questo progetto si inserisce nel quadro più ampio dell’impegno del Comune di Albignasego nel garantire un servizio mensa di alta qualità. Con oltre 1300 studenti coinvolti ogni giorno, il Comune offre più di 200 mila pasti all’anno, tutti conformi ai Criteri Ambientali Minimi (CAM), che promuovono l’utilizzo di prodotti biologici e a basso impatto ambientale.

“Garantire pasti di qualità e a basso impatto ambientale è una nostra priorità - continua l'Assessore Mazzucato. - Il servizio è costantemente monitorato dal Comitato e dalla Commissione Mensa, con il supporto di una dietista, per assicurarci che quanto offerto rispetti i più alti standard di nutrizione e sostenibilità”.

L’attenzione alle famiglie del territorio si manifesta anche nella scelta dell’Amministrazione di mantenere invariato il costo della mensa scolastica, nonostante l’aumento dei costi di gestione. Il prezzo del singolo pasto quest’anno è ulteriormente aumentato passando da 6,45 € a 6,50 €, ma il Comune ha deciso di non aumentare le tariffe per i cittadini.

“Negli ultimi anni, abbiamo aumentato in modo significativo l'investimento nel servizio mensa, passando da 113 mila euro prima dei CAM a oltre 360 mila euro previsti per quest'anno – spiega il Sindaco Filippo Giacinti. – Abbiamo scelto di assorbire l’aumento dei costi per non gravare ulteriormente sui bilanci familiari. Crediamo che le famiglie siano una risorsa fondamentale per la nostra comunità, e il nostro impegno è quello di sostenerle il più possibile”.

Infatti, il Comune offre anche tariffe agevolate per le famiglie numerose: per chi ha tre o più figli minori e un ISEE pari o inferiore a 30 mila euro, il costo del pasto è ridotto a 2,50 €.

Ultimo aggiornamento

Lunedi 21 Ottobre 2024